L’autostima è uno stato mentale che ci porta ad apprezzare naturalmente il nostro valore, essendone pienamente cosciente attraverso le nostre sensazioni e percezioni.

Cenni storici

In ambito psicologico l’autostima si definisce come il risultato diretto dal confronto tra i successi realmente ottenuti e le aspettative ad essi associati (Wiliam James, 1910), mentre altri ritengono che sia il prodotto delle interazioni sociali influenzato dalla valutazione riflessa di ciò che gli altri pensano di noi (Cooley e Mead, 1934).

A livello più profondo e personale, invece, consiste nella valutazione che un individuo realizza del proprio valore, del suo grado di soddisfazione personale, rivelando così, la misura in cui si ama, in cui si accetta e in cui si rispetta come essere umano (Cannard, 2019).

Come si forma l’autostima?

L’autostima si crea anche in relazione all’ambiente circostante e dalle interazioni che abbiamo con esso fin dai primi anni di vita.

A livello psichico, nel suo sviluppo hanno un ruolo fondamentale l’integrazione delle componenti del se reale e del se ideale. La prima corrisponde nella visione oggettiva delle proprie capacità. La seconda, invece, rivela come l’individuo vorrebbe essere. L’autostima, è data quindi dalla vicinanza che abbiamo delle nostre esperienze personali in relazione con le aspettative ideali (William James, 1910). Più grande è l’incongruenza con la percezione del proprio valore e con ciò che si desidera essere, minore sarà la stima di se stessi.

A livello cognitivo-comportamentale, l’autostima si forma attraverso il modo in cui il cervello organizza le percezioni e gli schemi autorganizzati. Infatti, gli eventi della vita vengono letti dalla mente e interpretati attraverso le proprie credenze. La persona normalmente percepisce uno stimolo dall’ambiente circostante e attiva delle emozioni che sono coerenti con le proprie credenze, ma non sempre coerenti con la realtà dell’evento. Le emozioni influenzano le nostre azioni e le nostre scelte, quest’ultime implicano delle reazioni da parte degli altri che confermano e rinforzano a loro volta le credenze iniziali della persona, specialmente quando sono negative (Edward de Bono, 2015).

Ecco qui che appare il famoso fenomeno della profezia che si auto-adempie.

Come si può potenziare l’autostima?

La parola magica è l’atteggiamento. L’atteggiamento che abbiamo verso noi stessi prima del compito ne determinerà la riuscita. Ognuno di noi ha il potere di modellare la propria vita e di creare il proprio destino.

Avere un atteggiamento vincente ci orienta a scegliere più abilmente lo stato d’animo migliore per il nostro proposito.

“Il successo od il fallimento in qualsiasi campo, e? determinato piu? dall’atteggiamento mentale che dalle capacita? mentali“.

Come si allena l’atteggiamento?

Agire come se si fosse già in quello stato di risorsa: entrare nella consapevolezza di avere già un atteggiamento fiducioso e positivo nei confronti della vita e rendere questa intenzione un abitudine in tutto ciò in cui si entra in contatto. Così si avrà un atteggiamento che rispecchia il risultato che vogliamo ottenere. Quando una persona sviluppa questa abilità, si rende conto di essere sulla strada che lo porterà sempre più vicino alla sua meta. Inconsciamente, è già entrata nella parte della ristretta cerchia delle persone di successo.

Nell’agevolare e rinforzare questo processo, si rivelano particolarmente proficui i percorsi di coaching personalizzati e mirati, in quanto permettono di adattarsi alle esigenze, alle caratteristiche e alla visione dei valori del singolo.

Perché è importante poter contare su un’alta autostima?

Un’autostima elevata porta una maggiore perseveranza e determinazione nella realizzazione di un obbiettivo. E’ uno stato di risorsa che ci predispone ad essere più focalizzati, più energici e più performanti. Inoltre ci dona la motivazione di generare sempre più abbondanza, a migliorare la qualità della nostra vita, ad ottenere risultati sempre più sbalorditivi e soddisfazioni uniche.

In questo stato mentale, in cui mente e corpo sono uniti, le sfide della vita vengono affrontate con più serenità e pace interiore.

Esistono delle strategie vincenti per promuovere l’autostima?

Bisogna cominciare col promuovere una comunicazione con delle parole potenzianti in modo da inviare alla nostra mente dei segnali positivi che trasformeranno la percezione che abbiamo di noi stessi. In questo proposito è molto importante migliorare la propria comunicazione.

Un altro modo è attraverso il metodo della “banca emozionale”. Esso dona la facoltà alla persona di interpretare obbiettivamente e in modo ponderato gli avvenimenti e le situazioni, attribuendogli l’importanza emotiva che meritano.

Inoltre per cambiare gli avvenimenti al di fuori di noi è importante cambiare le proprie credenze, in modo da vedere le sfide della vita con più fiducia e ottimismo. In questo proposito possono rivelarsi utili la tecnica del collasso d’ancore, la programmazione neuro-liguistica (PNL) e le tecniche EFT.

Infine, per invocare la vera forza mentale, bisogna formulare delle domande potenzianti, soprattutto nei momenti di crisi. Così si può accedere a tutte le proprie risorse, esprimere il vero potenziale e riappropriarsi dei propri talenti!

Scopri di più durante il Corso di Autostima e Atteggiamento Mentale!


Referenze

Cannard, C. (2019). Le développement de l’adolescent: l’adolescent à la recherche de son identité. De Boeck Supérieur.

Cooley, C.H. (1902). Human Nature and the Social Order. New York, Charles Scribner’s Sons.

De Bono, E. (2015). Creatività e pensiero laterale. Bur.

Mead, G.H. (1934). Mind, self and society. Chicago, Ill., University of Chicago Press; trad. it. Mente, sé e società, Firenze, Giunti-Barbera, 1966.