robin williams

La memoria sfuggente…

Ti è mai capitato di non ricordati un’informazione nel momento che ti serviva e poi ricordartela dopo arrabbiandoti come un Dobermann contro un gatto?

Perchè ti devi trovare a studiare pagine e pagine di manuale per gli esami e fare scena muta davanti al prof, sperando sia clemente come Robin Williams che sale sulla cattedra come nel film “L’attimo fuggente”? Oppure non ricordarsi la nuova procedura spiegata dal tuo capo e sentirti come fossi in un labirinto di siepi?

II motivo è perché la memoria funzione principalmente per immagini, associazioni di immagine ed emozioni. Pensaci un attimo… Come fa la pubblicità a farti ricordare il prodotto che poi ti fanno pagare a caro prezzo? Ti parlano della struttura e della forma del prodotto oppure ti fanno vedere il bell’ uomo/donna con quel prodotto?

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La teoria

Sarebbe interessante utilizzare la nostra memoria non solo per comprare prodotti ma anche per passare esami, per memorizzare dati importanti nel lavoro, oppure imparare una nuova lingua?

La memoria si divide in memoria uditiva e memoria visiva. La memoria uditiva si basa sulla ripetizione e utilizzarla è divertente come avere un due di picche. La ripetizione è la strategia di memoria che ci insegnano alle elementari e che utilizzi senza mai scoprire le tue vere capacità.

Vuoi sapere quanto debole è la memoria uditiva?

Il 18% circa delle nostre capacità. E il restante 82% dove è finito? Perché non lo utilizzi? Il tuo cervello ha la capacità di Superman ma tu ti alzi da terra solo di 50 centimetri.

L’82% invece è la memoria visiva formata da immagini, associazioni di immagini ed emozioni.

Su questo principio si basano le memo-tecniche.

La storia

Simonide di Ceo

Le tecniche di memoria sono state inventate da Simonide di Ceo (556 a.C. – 486 a.C.)  che fu uno dei più grandi poeti lirici dell’antica Grecia. Si racconta che il re tessalo Skopas avesse rimproverato il lirico Simonide per aver esaltato Castore e Polluce in una sua poesia e invitò il poeta a farsi pagare metà del compenso, che avrebbe dovuto dargli, alle due divinità. In quel momento, Simonide fu chiamato fuori dal palazzo ad accogliere due giovani che si erano appena presentati. Appena il lirico usci, il palazzo crollò seppellendo il re Skopas e i suoi commensali. Mentre sembrava impossibile riconoscere i morti, i cui volti erano rimasti sfigurati, Simonide fu l’unico ad identificarli con precisione, avendo perfettamente memorizzato il posto che essi occupavano attorno alla tavola.

  1. T. Cicerone nel De Oratore scrive: “Ben vide Simonide o chiunque ne sia stato l’inventore che le impressioni trasmesse dai nostri sensi rimangono scolpite nelle nostre menti e che di tutti i sensi il più acuto è quello della VISTA. Per cui dedusse che la memoria conserva molto più facilmente il possesso di quanto si ascolta o si pensa quando le loro sensazioni entrano nel cervello con l’aiuto della VISTA. In questo modo la rappresentazione con immagini e simboli concretizza le cose astratte ed invisibili con tanta efficacia, che riusciamo quasi a vedere realmente mediante immagini concrete quel che non siano capaci di percepire col pensiero”

Come sosteneva il grande filosofo e senatore romano M. T. Cicerone, che parlava per molto tempo in Senato, ricordando tutto quello che aveva da dire, la memoria visiva è la più potente che le persone hanno a disposizione.

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