La memoria non cambia, va in pensione

Siamo spesso abituati a sentirci dire dai nostri familiari più “adulti” frasi del tipo “Ormai son vecchio, non me lo posso ricordare!” oppure “La memoria è rimasta a quando ero giovane”.

Se ti dicessi che queste frasi sono stereotipi? E se poi te lo dimostrassi anche?

Scoprilo leggendo questo articolo!

Nozione numero 1: la tua memoria è perfetta!

Anche se ti può apparire poco credibile, è veramente così! La tua memoria è perfetta così com’è.
Purtroppo usiamo (nel caso migliore) circa il 20% della nostra capacità di archiviazione per memorizzare.

Questo ti soddisfa?

Io personalmente non sono felice quando utilizzo solo una piccola parte delle mie capacità:  ed è per questo che oggi ti parlo di ciò che mi ha reso tra i tanti “geni della memoria”.

Per dimostrare ciò che dico l’esercizio più classico di prova consiste nel memorizzare delle parole che vengono dettate: quante di queste si ricordano nel breve e nel lungo termine?

Con una strategia di apprendimento si ricorda quando si vuole tutto e nel lungo tempo.

Questa perché la memoria è perfetta: quando uso in modo più consapevole tutte le  capacità che la caratterizzano.

L’effetto televisione: da dimostrazione ad esibizione

Negli anni le TV ci hanno erroneamente insegnato come i più grandi “atleti” mnemonici siano  in apparenza “dei casi sovraumani” da considerare come unici e irraggiungibili.

La verità è un’altra: sono persone normali che hanno  investito tempo e impegno nella propria formazione personale e sono consapevoli che esistano certe strategie. Questo, unito ad una solida motivazione, ha permesso loro di raggiungere obiettivi che ai più appaiono irraggiungibili.

La domanda che ci dovremmo porre è: “perché  sembrano irraggiungibili?”

Nei paesi occidentali (in particolare negli Stati Uniti d’America) la formazione e lo sviluppo delle risorse umane sono molto più presenti, sia nei college che nei campus universitari.

Questo perché sin da piccoli agli studenti viene insegnata (proprio come fosse una materia scolastica) l’importanza della felicità e la capacità di auto-motivarsi, cosi come strategie di apprendimento rapido e di public speaking.

Così facendo si crea un precedente positivo nella mente dei ragazzi, che, una volta adulti, saranno più propensi a dedicare tempo ad accrescere le proprie capacità e coltivare le proprie risorse.

Invertendo la tendenza sin da piccoli si può aspirare a una società più consapevole delle proprie capacità.

Il contesto tale per cui uno studente fa il suo dovere, senza ricevere un riconoscimento quando va bene a scuola, mentre viene punito quando va male, crea un mindset negativo (opposto all’assetto mentale propenso a credere nelle proprie capacità e dunque anche ad auto-motivarsi).

Così facendo si allontana sempre di più il giovane studente dalla possibilità di avvicinarsi a tecniche, strategie, strumenti che possono agevolarlo nei risultati e a volte addirittura cambiarli la vita.

Come invertire la tendenza? Tra capacità innata e passi lenti

Generalmente chi riesce a invertire la tendenza (e quindi a considerare sé stesso come persona con numerose potenzialità) rientra in alcune categorie.

Secondo una ricerca statistica, infatti, le due caratteristiche di chi supera il blocco della demotivazione sono: iperattività in età prescolare/scolare e curiosità innata in molti ambiti.

Questi due tratti ricorrenti sono la causa che porta generalmente ad avere un adulto conscio del suo potenziale e di cosa può fare. E spesso sono tratti che la scuola condanna, soprattutto il primo.

La motivazione di questa diversità “dalla massa” sta con molta probabilità anche nella capacità che si acquisisce giocando da bambini.

È proprio da bambini che i piccoli scoprono quali sono i limiti della vita che li aspetta. Più sono curiosi e pieni di energie e più avranno consapevolezza di cosa possono controllare e cosa no.

Un altro tratto ricorrente tra chi supera il “blocco” della motivazione si trova in quel che potremmo chiamare “tecnica dei passi lenti”.

La tecnica dei passi lenti consiste nel coltivare quel mindset positivo attualmente mancante cercando, giorno per giorno, una ragione in più per promuoverlo.

In parole più semplici, ogni giorno cerco un motivo per essere felice, motivato e carico di energie, propositivo nei miei confronti e quello degli altri.

Vi sono ogni giorno tante ragioni per essere grati: infatti ha poco senso focalizzarci a ciò che ci manca, perché cosi si perde energia, entusiasmo e forza interiore.).

Un consiglio che mi sento di dare è di leggere le biografie di personaggi che consideriamo di successo. Ci renderemo conto come, in modo più o meno cosciente, utilizzino certe strategie e strumenti.

Dimostrazione poco scientifica

Ti ho promesso ti avrei  dato prove concrete del perché la memoria è perfetta: il momento è giunto!

Siediti comodamente, mentre leggi questo articolo, nella stanza che più ti piace di casa tua (o d’ovunque ti trovi).

Ora concentrati nel modo che ti è più congeniale: silenzia le notifiche di smartphone e computer, ingloba le voci che hai attorno e focalizzati su di te.

Osserva ciò che hai attorno (ATTENZIONE! Guarda ciò che è fermo e che non cambia, non guardare ad esempio le persone) e concentrati sui dettagli di quella stanza o di quello spazio.

Ti chiedo di trovare dieci punti della stanza: ad esempio la porta, la scrivania, seguendo l’ordine orario od antiorario.

Ora fai questo gioco:

una volta che hai scelto 10 punti della stanza, ad ogni punto collega una parola

In che senso, ti starai chiedendo:

Se il primo punto ad esempio, hai scelto la porta, e la prima parola da associare è foglio, giocando con la fantasia e la creatività, puoi visualizzare quel foglio attaccato alla porta, che tappezza tutta la porta  e non ti permette più di vedere maniglia, cornici… Crea tu delle immagini simpatiche e possibilmente paradossali e in movimento!

Ora sperimenta tu questa strategia

Parola 1: Telefono

Parola 2: Occhiali

Parola 3: Bottiglia

Parola 4: Tavolo

Parola 5: Frigorifero

Parola 6: Palco

Parola 7: Fiore

Parola 8: Lampadina

Parola 9: Ruota

Parola 10: Coperte

Colloca ognuna delle dieci parole in un punto della stanza e associa qualcosa di “strano”.

Ripassale una volta e poi di nuovo ripensale alla sera, a fine giornata e magari anche la mattina dopo e noterai come “magicamente” le ricorderai molto bene

Questo è solo un piccolo gioco per farti comprendere che, quando sai come fare, davvero i risultati si stravolgono e portano ad avere soddisfazioni importanti.

Perchè?

Durante il Corso di Memoria si comprende come la  memoria è perfetta e non ha bisogno di hard disk esterni, l’importante è sapere come utilizzarla…

Questo articolo vuole farti semplicemente rendere conto che stiamo usando la memoria senza libretto di istruzioni, con i limiti e le demotivazioni che ogni giorni sperimenti.

Ecco perché davvero può essere utilissimo imparare ad imparare… E questo lo si fa investendo su se stessi.. il miglior investimento che rimane per tutta la vita!

Costa Samuele