linguaggio non verbaleCome facciamo a capire cosa sta provando veramente il nostro interlocutore mentre siamo impegnati in una conversazione con lui?

E’ sempre vero che quando una persona guarda in basso sta mentendo?

O che quando ci si gratta si prova del disagio? O ancora che se abbiamo le braccia incrociate siamo in chiusura e non concordiamo con quello che ci stanno dicendo?

Per riuscire ad interpretare nel giusto modo il linguaggio non verbale e ciò che la persona veramente prova è importante evitare di cadere in tranelli e generalizzare.  Infatti è determinante considerare le caratteristiche di base sia comportamentali che caratteriali della persona: la cosiddetta baseline.

Ogni persona può essere definita secondo uno dei 3 sistemi rappresentazionali previsti dalla PNL indicati con l’acronimo VAK che significa rispettivamente: visivo, auditivo e cinestesico. Questi sistemi descrivono il modo in cui lavora la mente: conoscerli significa poter comprendere davvero chi ci sta di fronte e modulare la comunicazione nel modo giusto per entrare ancora più in sintonia.

Per chi è visivo il senso dominante è la vista e per comunicare al meglio useremo immagini e parole come vedere, guardare, per chi è auditivo il senso dominate è l’udito e utilizzeremo oltre un tono più lento anche parole come sentire, udire mentre per chi è cinestesico i sensi dominanti sono il gusto, il tatto e l’olfatto e punteremo sulle sensazioni ed emozioni.

Ognuno di noi ha dentro di sé ciascuno dei tre sistemi anche se generalmente uno è più preponderante. In base al sistema che prevale dentro di noi anche lo sguardo avrà un suo significato: il visivo per ricordare guarderà in alto a sinistra, l’auditivo mentre parla guarderà spesso verso il basso a sinistra, il cinestesico verso il basso a destra.

Altra cosa importante di cui tenere conto è anche il contesto in cui ci troviamo: fa caldo? Fa freddo? In che ambiente ci troviamo? Se ci si trova fuori al aperto, vestiti poco durante l’inverno e si incrociano le braccia mentre un’altra persona sta parlando quasi sicuramente è perché la persona ha freddo e si sta scaldando.

Quindi per poter comprendere effettivamente i gesti e il linguaggio non verbale bisogna che abbiamo chiaro il quadro d’insieme e per aiutarci in questo è importante sviluppare l’Acutezza Sensoriale, cioè quel qualcosa che ci aiuta ad andare oltre il mero guardare.

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