Forti emozioni, permanenti stati d’animo e travolgenti situazioni a volte pervadono il nostro essere: sono messaggi, in una lingua talmente antica da essere stata ormai dimenticata, che ci ricorda il significato che stiamo dando al presente, in riferimento però alla nostra storia.
Ci ricordano come siamo, che valori abbiamo, cosa per noi è importante, e cosa abbiamo bisogno per guarire, e per andare verso una maggiore consapevolezza. Ci ricorda la nostra identità.
Tuttavia, la nostra identità non è solamente formata dai NOSTRI di vissuti. Da sempre l’essere umano è un animale estremamente sociale. La coesione tra individui, la naturale formazione di famiglie, di gruppi e di tribù di ogni genere fa da spia a questo intrinseco ed eterno bisogno di unione, di condivisione, di connessione. Un bisogno che ha dato vita alla straordinaria intelligenza umana per come è tutt’oggi. Un bisogno che ci unisce permanentemente alle persone con cui abbiamo vissuto e che ci hanno cresciuto.
Difatti è stato provato più e più volte secondo i diversi approcci della psicologia clinica, che un bambino nasce sin dai primi momenti già con un pacchetto di vissuti e di esperienze relazionali appartenenti alla madre e al padre, come qualsiasi altra qualità fisica. Ci si può riferire anche difatti agli stili di attaccamento, ossia come l’individuo percepisce l’esistenza di sé stesso e delle altre persone come figure di sicurezza esistenziali.
Più comunemente invece si parla di schemi, ossia pacchetti di pensieri, emozioni e comportamenti che danno un senso al mondo e che influenzano la percezione di ogni suo elemento, dalla nostra identità fino ai numerosi avvenimenti della nostra vita. Questi schemi sono generalmente creati da forti momenti traumatici della vita di uno o più famigliari.
Alcuni schemi tendono a permanere nelle generazioni, originati da antiche ferite, portatori di un messaggio di mancato amore, e che cercano attraverso più vite di andare a riparare qualcosa che è stato rotto tempo fa. Non tutti gli schemi si tramandano: solo quelli rappresentanti questioni “irrisolte”, o simboli ancora di qualcosa che deve essere compreso dall’intero ramo famigliare.
È rinomato difatti che questi schemi siano passati anche a livello genetico dai genitori stessi ai figli. I figli nascono portando da subito questi schemi e che rimangano latenti nel loro essere fino ad attivarsi conseguentemente ad alcuni vissuti particolarmente intensi nel corso della loro vita.
È come se in un qualche modo fossimo destinati a dare una certa interpretazione alla vita e al mondo. Questo però non significa che non abbiamo potere su queste nostre percezioni. La consapevolezza è il primo passo.
Quello successivo è fornirsi di strategie, risorse, relazioni e strumenti per poter capire il messaggio portato da questi schemi, non solo a livello di pensiero, ma a livello emotivo, a volte spirituale e in fine profondamente identitario.
Il 10 dicembre 2020 ci sarà una nostra serata formativa, organizzata interamente ONLINE, dunque frequentabile comodamente da casa, alle ore 20:30, dove vi parleremo di queste dinamiche e potremo già darvi alcuni strategie e strumenti utili per fare inversione di rotta.
L’abbiamo intitolata: la Famiglia, un Tesoro e un Tranello. Clicca qui per ottenere tutte le informazioni e i contenuti in programma in questo speciale corso che si terrà proprio in un mese dove la connessioni umane sono proprio al centro di tutto.
Vi aspettiamo con tanto entusiasmo!